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Come detrarre le spese per asili nido

La retta dell’asilo nido dei propri figli rientra fra le spese detraibili che, in sede di presentazione dei redditi, permette di ridurre l’imposta Irpef da versare.

L’agevolazione, introdotta nel 2006, permette di detrarre le spese relative al pagamento delle rette pagate all’asilo nido sostenute nell’anno 2014. Tale detrazione spetta ai genitori di bambini dai tre mesi ai tre anni, per un importo massimo di632 euro per ogni figlio.

Figli

Secondo l’ordinamento italiano sono considerati figli:

  • legittimi, ovvero quelli nati all’interno del matrimonio;
  • naturali, quelli nati da genitori non sposati;
  • adottivi, affidati e affiliati.

Asili pubblici e privati

Tali spese sono considerati come quelle per l’istruzione, la frequenza può riguardare sia asili pubblici che privati.

A chi spetta

I soggetti che hanno diritto alla detrazione sono esclusivamente i genitori del bambino, conviventi, separati o divorziati o non sposati. La spesa può essere imputata pro-quota ad entrambi ripartendo il beneficio al 50% o in base alle rette effettivamente pagate. In questo caso è necessario annotare sul documento che attesta il pagamento della mensilità dell’asilo, il nome del genitore che lo ha sostenuto.

Se invece l’intestatario della ricevuta è un solo genitore, l’agevolazione spetta solo a quest’ultimo.

Quanto detrarre e come

La detrazione ammessa è pari al 19%. Quindi se la spesa massima è di 632 euro, l’importo di cui si può chiedere lo sconto non può superare i 120 euro, per ogni figlio.

L’attribuzione delle spese si basa sul principio di cassa, quindi si possono inserire tutte le rette pagate in un anno, anche se queste si riferiscono all'anno precedente.

Documenti

Per avere diritto alla riduzione del 19% è necessario presentare la documentazione che attesti il pagamento delle rette all’asilo nido, come fatture, bollettini postali o ricevute di pagamento, che riportino i dati anagrafici del bambino o del genitore, il nome dell’asilo e l’importo pagato.