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Sostenibilità alimentare: dialogando con il cibo

Una mattinata con l’assessore alle politiche ambientali del Comune di Capannori, il dott. Matteo Francesconi, che ha illustrato agli studenti del Liceo Internazionale Quadriennale i progetti di alimentazione sostenibile della Piana di Lucca.

Una settimana diversa al Liceo Internazionale Quadriennale: gli studenti hanno abbandonato le materie convenzionali per aderire a uno dei goal dell’Agenda ONU 2030. Dei 17 obiettivi, che dovranno essere soddisfatti entro il 2030, la scuola ha scelto il goal 12, riguardante la sostenibilità alimentare.
Per dare il loro contributo, gli studenti, armati di penna, si sono divisi in tre diversi workshop, concentrandosi su tre differenti ambiti.

Gli obiettivi sono stati i seguenti: creare un menù bilanciato sia nei costi, che nella qualità e allo stesso tempo informarsi sui progetti di ecosostenibilità del cibo presenti sul territorio della Piana di Lucca.

Il primo workshop si è occupato di elaborare un menù che fosse provvisto di un adeguato numero di kcal e che comportasse significativi benefici per la salute dei suoi fruitori. Il secondo workshop ha lavorato sull’aspetto legale ed economico, gestendo il budget per l’acquisto del cibo, verificandone la qualità e le etichette e controllando gli imballaggi. Infine i ragazzi del terzo workshop si sono messi nei panni di veri e propri giornalisti, informandosi sui progetti di sostenibilità alimentare presenti sul loro territorio, intervistando il dott. Matteo Francesconi e redigendo questo articolo.

Nella mattinata del 6 febbraio 2019 gli studenti del Liceo Internazionale Quadriennale si sono recati al Comune di Capannori per intervistare il dott. Matteo Francesconi, assessore alle politiche ambientali. Sono stati accolti dal dott. Francesco Cecchetti, assessore alle politiche per la scuola, che li ha accompagnati nella sala in cui si riunisce il Consiglio comunale.
In prima istanza, il dott. Francesconi ha illustrato agli studenti del Liceo Internazionale Quadriennale il progetto della “Piana del cibo”: si tratta di un piano intercomunale, che vede protagonisti i Comuni di Capannori, Lucca, Porcari, Altopascio e Villa Basilica, impegnati a realizzare una politica condivisa il cui perno centrale è il cibo.
All’interno del testo contenuto nel documento che sancisce la nascita del progetto sono enunciati i principi, ispirati dalla carta di Milano (Milan Urban Food Policy Pact), su cui esso si basa: il cibo è circolarità, il cibo è conoscenza e consapevolezza, il cibo è educazione, il cibo è inclusione, il cibo è territorio, il cibo è salute.
Successivamente gli studenti hanno rivolto al dott. Matteo Francesconi le seguenti domande, alle quali l’assessore ha risposto in maniera estremamente precisa ed esaustiva.

Come è nato il progetto della “Piana del cibo” e di che cosa si occupa?

Il progetto, autorizzato dalla Regione Toscana, nasce nel 2018 e coinvolge tutta la Piana di Lucca. Un finanziamento di 20.000 € ha permesso la realizzazione dell’attività di animazione del progetto, quindi incontri nei vari comuni sia per ambito comunale che per area tematica: un primo ciclo di incontri è stato realizzato per attivare i cittadini di quel comune, un secondo ciclo di incontri per stabilire gli aspetti più importanti su cui agire. Con la preziosa collaborazione di Sociolab, che è stata la cabina di regia del progetto, successivamente i referenti di ogni incontro hanno effettuato una mappatura del territorio per mettere in rilievo gli esempi virtuosi già presenti su di esso, come, ad esempio, la bottega “Cinque pani” di Massa Macinaia, in cui è possibile fare la spesa utilizzando dei buoni attribuiti in base a una certa fascia di reddito, e le mense di Vicopelago, di Segromigno in Monte e di Lucca (ubicata di in via dei Fossi), che ritirano il cibo in eccedenza proveniente da bar e ristoranti, ma anche da privati.
La mappatura del territorio è stata necessaria per coordinarsi e agire insieme.

Che cosa significa sostenibilità? Perché il progetto è sostenibile?

Tutti i progetti realizzati nella Piana di Lucca ricercano il carattere della sostenibilità, perché sono attivati con ridotte risorse economiche ma con la compartecipazione di preziose risorse umane. La sostenibilità non è soltanto quella ambientale, ma è una sinergia anche tra quella economica e quella sociale. Ridurre lo spreco alimentare è sostenibile da un punto di vista economico, ambientale e sociale: economico, perché porterà alla creazione da parte delle amministrazioni di una piattaforma che rappresenterà un luogo di scambio tra coloro che possono offrire il cibo in eccedenza e coloro che hanno le necessità di riceverlo, il tutto a costo zero; ambientale, perché porterà ad aiutare e valorizzare le aziende locali, che producono prodotti autoctoni storici, come il pomodoro canestrino e il fagiolo rosso; sociale, perché porterà ad aiutare chi è in difficoltà ad accedere al diritto al cibo, quindi con un’attenzione al più debole.

Che cosa si intende per circolarità del cibo?

Nell’economia circolare, al contrario di quella lineare nella quale l’imballaggio del prodotto non è smaltibile e infine diventa un rifiuto, l’imballaggio del prodotto può essere riciclato e, nel migliore dei casi, compostato per andare a far parte del terreno: l’economia circolare quindi non produce rifiuti, ma nuove risorse. Per quanto riguarda il cibo, la sua circolarità è rappresentata dal seguente percorso: esso viene prodotto, viene acquistato, viene utilizzato e infine riutilizzato oppure compostato.

Che cosa è il diritto al cibo?

Per realizzare una nostra definizione di diritto al cibo, ci siamo ispirati alla Carta di Milano (Milan Urban Food Policy Pact), che attesta che le amministrazioni comunali si fanno carico del tema della gestione alimentare con l’obiettivo di sviluppare l’attenzione ai beni comuni, come per l’appunto il cibo, condivisi dalla comunità. Il cibo non deve essere più gestito attraverso una politica settoriale, ma condivisa. L’obiettivo è quello di creare qualcosa di sempre più sostenibile.

 

Le parole del dott. Matteo Francesconi sono state senz’altro di grande ispirazione per i giovani studenti del Liceo Internazionale Quadriennale, i quali hanno saputo fare tesoro di tutte le esperienze vissute nel corso di questa settimana particolare.