ISCRIZIONI ALLE SCUOLE SUPERIORI ENTRO IL 31 GENNAIO.
È tempo di iscrizioni per chi inizierà un nuovo percorso scolastico nel settembre 2020.
È una scelta importante che soprattutto per quanto riguarda la scuola superiore coinvolge anche i ragazzi che si barcamenano tra open day e incontri. Cosa cercare nella scuola, cosa chiedere agli insegnanti di un istituto superiore?
Ma un ragazzo di 13-14 anni da cosa rimane colpito? Come genitori e insegnanti lo possono aiutare a scegliere una scuola che insegni, istruisca e, soprattutto, non faccia perdere il desiderio di imparare e la curiosità, faccia scoprire le proprie passioni e aiuti a coltivarle?
La scuola deve essere un luogo di esperienza nel quale crescere in conoscenze e umanità guidati da docenti che, per primi, si riconoscono in un progetto comune e vivono tra loro una collegialità e una unitarietà di intenti a partire da una proposta educativa condivisa che è, per sua natura, unitaria, solida, intensa e appassionante.
Lo studio non può essere il “massacro” demotivante di ore passate sui libri senza ragioni, praticato da alcuni licei e tipico di docenti sempre meno docenti e sempre più “elargitori” di lavoro a casa perché non capaci di trasmettere in classe contenuti, metodi e passione. Lo studio a casa allora non è più la verifica personale di un percorso e di un contenuto, non è il tempo della ricerca e della rielaborazione personali ma una specie di gara di sopravvivenza: chi ce la fa a reggere certi ritmi, bene, chi meccanicamente impara e mnemonicamente studia, bene, gli altri non sono adatti e magari è opportuno cambino scuola. Si teorizza questo. Sembra che lo scopo e il compito principale di certe scuole sia allontanare gli studenti dalla scuola stessa.
Non è scontato trovare insegnanti che, abbiano a cuore il ragazzo e la sua famiglia e siano uniti nel creare un ambiente accogliente, sereno che sostenga i giovani nel loro naturale stupore facendo sì che ogni giorno sia la scoperta di quanto è ricca la realtà e di quanto è bello crescere. Tutte queste cose, che forse un genitore pensa siano scontate nella scuola, non lo sono più. Occorre quindi cercare scuole che si propongano così, dove la condivisione e il perseguimento di un progetto educativo unitario che abbia a cuore prima di tutto la persona, sia un valore, sia il cosiddetto “valore aggiunto”.
Ogni ragazzo, è unico e irrepetibile con il suo temperamento, le sue inclinazioni e le sue esigenze. Una scuola seria che abbia veramente a cuore il suo compito deve essere un luogo capace di accogliere la persona nella sua interezza per realizzare le potenzialità di ognuno e stimolare l’interesse per la realtà nei suoi molteplici aspetti.
Una scuola vera è una scuola che sollecita i ragazzi, a seconda della diversa età e tenendo quindi presenti i vari momenti di crescita e di apprendimento, ad un coinvolgimento personale, con la guida di maestri, in un itinerario di conoscenza e non di applicazione o addestramento.
Occorre cercare il “valore aggiunto” e scegliere quelle scuole nelle quali lo abbiamo intravisto.