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Progetto bilingue

Progetto bilingue

Progetto Bilingue:

Con l'anno scolastico 2021-22 ha aperto a Grosseto la English Primary School una realtà scolastica bilingue e paritaria, già presente a Lucca e a Massa da alcuni anni e specificamente strutturata per offrire una formazione curricolare che rispetta le linee guida ministeriali italiane e allo stesso tempo assicura agli alunni, attraverso l’utilizzo della lingua inglese come strumento comunicativo, un livello di padronanza nella lingua straniera non raggiungibile nei percorsi scolastici ordinari.

La nostra scuola primaria bilingue accoglie alunni dai 5 anni e mezzo ai 10 anni e si caratterizza, rispetto ad altri istituti, per l’insegnamento di metà curriculum in lingua inglese con insegnanti madrelingua e metà in lingua italiana con insegnanti italiani abilitati.

Adottiamo un approccio di ‘full immersion’ nella seconda lingua, allo scopo di sviluppare il bilinguismo e far acquisire un’altra lingua, in questo caso l’inglese, come la seconda o la madre lingua parallela del bambino in tempi brevi.

Un’offerta didattica innovativa che si rivolge principalmente a genitori che credono nelle solide basi educative garantite da una scuola paritaria e allo stesso tempo desiderano per i propri figli una formazione di alto livello in una lingua straniera; il curriculum di lingua inglese della English Primary School fa infatti riferimento ai livelli previsti dal Quadro Comune Europeo stabilito dal Consiglio d’Europa.

L’apprendimento non deve essere un dovere imposto, ma è un processo che avviene in modo spontaneo attraverso le varie attività organizzate.

Imparare è un viaggio che dura tutta la vita e si inizia da piccoli. #bilinguesicresce

bilingue si cresce

English Primary School Grosseto, si trova in Via Aurelio Saffi, 15.

Nella nostra scuola primaria, entrambe le lingue e le culture occupano un posto di rilievo e i bambini vengono incoraggiati a sentirsi orgogliosi e speciali per la loro capacità di comunicare in più di una lingua.

Il curriculum di lingua inglese di English Primary School fa riferimento ai livelli previsti dal Quadro Comune Europeo stabilito dal Consiglio d’Europa e consente di raggiungere alla fine della classe 5^ un livello pari a English B1. La conoscenza della lingua italiana, scritta e orale, è identica a quella dei coetanei che frequentano scuole primarie in lingua italiana in quanto segue le linee guida ministeriali. 

Con la scuola elementare paritaria e bilingue ci siamo posti l’obiettivo di rendere possibile la continuità didattica creando a Grosseto un unico ambiente bilingue per crescere e imparare da 30 mesi a 10 anni.

Vogliamo offrire a Grosseto una scuola primaria paritaria con chiare e specifiche caratteristiche quali orari flessibili capaci di incontrare e soddisfare i bisogni delle famiglie, un metodo didattico efficace e divertente e l'apprendimento della lingua inglese.

A Grosseto, è arrivata la prima Scuola Primaria Paritaria con Indirizzo Bilingue.

Scarica la brochure.

E’ importante avere una corretta informazione sui fatti del bilinguismo: capire quali sono i pregiudizi comuni nei confronti del bilinguismo, quali sono i vantaggi che esso invece comporta per il cervello del bambino bilingue.

Crescere con due lingue viene ancora considerato fuori dalla norma nelle nostre società, e il bilinguismo è spesso circondato da pregiudizi e disinformazione.

Molti credono ancora che imparare due lingue richieda uno sforzo cognitivo per il cervello del bambino piccolo, o che due lingue tolgano spazio e risorse allo sviluppo cognitivo generale.

Queste opinioni sono spesso alla radice delle decisioni prese dalle famiglie e quindi finiscono per influenzare la vita stessa dei bambini che avrebbero l’opportunità di crescere bilingui.

Molti genitori, pur volendo che i loro figli parlino due lingue, sentono dire che l’esposizione a due lingue causa problemi e quindi accantonano il progetto del bilinguismo ancor prima di averlo veramente sperimentato; oppure decidono che sia meglio aspettare per parlare una delle lingue fino a quando la prima lingua si è ‘stabilizzata’, per poi scoprire con amarezza che è troppo tardi, o troppo difficile, introdurre la seconda lingua.

I benefici del bilinguismo

A questi pregiudizi negativi nei confronti del bilinguismo a volte si contrappongono idee di segno opposto, ma anch’esse dovute a mancanza di informazione: ad esempio, la convinzione che il bilinguismo sia la conseguenza spontanea ed inevitabile del fatto che i genitori parlano due lingue diverse. Le famiglie potrebbero così credere che basti parlare ognuno nella propria lingua, magari un’ora al giorno, per garantire lo sviluppo bilingue, salvo poi accorgersi che il bambino non parla la lingua minoritaria.

La ricerca recente sul cervello bilingue ha contribuito non solo a sfatare i pregiudizi negativi sul bilinguismo, ma anche a dimostrare che lo sviluppo bilingue nei bambini comporta molto di più della conoscenza di due lingue: in aggiunta a benefici ben noti, come l’accesso a due culture, la maggiore tolleranza verso le altre culture, e gli indubbi futuri vantaggi sul mercato del lavoro, il bilinguismo conferisce benefici molto meno conosciuti, ma forse anche più importanti, sul modo di pensare e agire in diverse situazioni.

Per comprendere questi effetti del bilinguismo bisogna innanzitutto partire dal presupposto che il cervello è perfettamente in grado di ‘gestire’ due o più lingue simultaneamente fin dalla nascita.

Basta pensare che in molti paesi, anche europei, è perfettamente normale crescere multilingui, e semmai è il monolinguismo a rappresentare l’eccezione.

Il bilinguismo infantile è diverso dall’apprendimento di una seconda lingua in età adulta: è un processo spontaneo che ha luogo se il bambino ha abbastanza opportunità di sentire le lingue e sufficiente motivazione ad usarle.

Inoltre, la conoscenza intuitiva della struttura delle lingue avvantaggia i bambini bilingui nell’apprendimento di una terza o quarta lingua, come viene spesso osservato sia dalle famiglie che dagli insegnanti.

I benefici cognitivi più generali, e meno conosciuti, del bilinguismo, riguardano il controllo sull’attenzione. La ricerca ha dimostrato che i bilingui sono di solito avvantaggiati, rispetto ai coetanei monolingui, nel passaggio rapido da un compito ad un altro quando entrambi i compiti richiedono attenzione selettiva e capacità di ignorare fattori interferenti. Le differenze tra monolingui e bilingui persistono in età adulta e sono state riscontrate anche negli adulti che sono cresciuti con due lingue dall’infanzia.

E’ importante sapere che avere i genitori che parlano lingue diverse non garantisce, di per se stesso, il bilinguismo: i bambini hanno bisogno di sentir parlare entrambe le lingue in misura sufficiente. Se è vero che tutti i bambini imparano una lingua in condizioni normali, per impararne due essi hanno bisogno di frequenti opportunità di uso, tramite rapporti interpersonali anzitutto, ma anche tramite libri, video, giochi, e altri materiali che possano essere non solo una fonte di input ma anche un incentivo per il bambino a parlare la lingua. Non esiste un singolo metodo che funziona per tutti: il cosiddetto metodo ‘un genitore-una lingua’, forse il più conosciuto, non è l’unico che possa essere adottato perchè ve ne sono altri che si adattano meglio ad altre famiglie. Qualsiasi metodo funziona se riesce a fornire abbastanza input in entrambe le lingue, in situazioni in cui le lingue vengono valorizzate e il bambino si sente motivato ad usarle.