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Corso di formazione per i docenti del LIQ!

Gli studenti di oggi non sono più quelli di 70 anni fa, eppure i modelli d’insegnamento non sono cambiati.

Grazie alla velocità con cui si evolve lo sviluppo della tecnologia, i ragazzi si troveranno a doversi confrontare con dei macro-cambiamenti. Come possiamo, dunque, prepararli al meglio?

Lo studio e l’applicazione, rimangono sempre e comunque dei punti fermi. Quello che occorre modificare, dunque, è il metodo di insegnamento e quelle che sono le competenze effettivamente necessarie ai ragazzi.

La scuola non ha solo lo scopo di infondere conoscenza, ma ha anche e soprattutto il dovere di formare futuri cittadini, consapevoli e decisi in merito a quello che sarà il loro percorso post liceale.

Il nostro Liceo Internazionale Quadriennale privilegia lezioni dialogate e interattive, l’apprendimento viene inoltre supportato da slides e video selezionate dai docenti, con lo scopo di mantenere sempre alta l’attenzione degli studenti.

Viene incentivato il lavoro in team, così come le attività di potenziamento e di recupero.

Lim, tablets e software educativi sono supporti complementari per il docente.

Resta comunque di fondamentale importanza il lavoro di squadra dei docenti, al fine di aiutare gli studenti nel loro percorso, rendendo così la scuola un mezzo più efficace per il raggiungimento di tutti gli obiettivi sopra elencati.

Un ausilio importante deriva anche dalla tecnologia: il registro elettronico, strumento utile anche e soprattutto ai genitori, dove viene annotato tutto, anche il voto; i contenuti digitali sotto forma di libri; la piattaforma Teams per le video lezioni per gli studenti-atleti o la didattica a distanza dove, come riporta il professor Daniele Battini, docente di matematica, possono essere svolti anche brevi quiz alla fine di ogni lezione per capire quanto gli studenti siano riusciti ad apprendere e quelli che, eventualmente, siano i punti meno chiari.

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Uno dei nodi più discussi e, allo stesso tempo, uno dei pilastri portanti del LIQ, è il fatto che, rispetto alla scuola Pubblica, abbia una durata di 4 anni, invece che 5. Come è possibile dunque, in modo efficace, affrontare lo stesso programma con un anno in meno a disposizione?

A tale proposito, interviene da professoressa Elena Chiocchetti, docente di storia e filosofia, che ci spiega di come lei stessa abbia rivoluzionato il metodo didattico, procedendo con un insegnamento per moduli tematici piuttosto che temporali. Grazie a questo non solo vengono ottimizzati i tempi, ma anche la mente degli studenti viene formattata in un altro modo. Così facendo riescono ad assimilare meglio le nozioni, costruendosi mappe concettuali che permetteranno loro di attingere a queste conoscenze anche nel lungo periodo.

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Resta, in ogni caso, fondamentale l’interdisciplinarità. È un requisito imprescindibile non solo allo scopo di infondere sapere e conoscenza nei ragazzi, ma anche e soprattutto al fine di renderli autonomi nelle loro scelte future.

Perché ciò avvenga è necessaria una continua collaborazione dei docenti, un dialogo sempre aperto e un ottimo lavoro di squadra.