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Consigli per gli Esami di terza media

Diamo qualche consiglio ai ragazzi di terza media.

Ultimi giorni di scuola per i ragazzi che dopo la fine delle lezioni a giugno sosterranno l'esame di terza media, il primo della carriera scolastica.

Tiriamo un po' le fila di questa formula abbastanza recente e non proprio semplicissima.

Relax durante l’esame! Studiare l’ultima settimana non serve.

Gli esami iniziano con la prova di italiano, il tema, e non sarà il primo esame scolastico che inizierà così.

Carta, penna e 5 tipologie di tracce: la pagina di diario, la lettera ad un amico, il tema di attualità, la relazione su un libro e la relazione su una gita o un laboratorio.

Il consiglio non può che essere di scegliere la traccia in cui vi sentite più sicuri e preparati. Molto spesso una delle tracce propone di parlare e scrivere di uno o più argomenti di attualità, perciò un consiglio valido a tutte le latitudini è quello di prepararsi qualcosa già a casa in modo tale da essere pronti. 
Con 4 ore di tempo a disposizione l’unica possibile difficoltà sarà l’ansia, per il resto non ci saranno problemi, avanti con fiducia.

La prova scritta di matematica ed elementi di scienze e tecnologia, con 3 ore si tempo. Calcoli, problemi geometrici, esercizi di statistica, insomma tutto ciò su cui i prof vi hanno fatto esercitare in abbondanza quindi tutto gestibile senza andare nel panico.

Qui può essere utile il giorno prima dedicare un paio di ore al ripasso delle formule, poi farsi una bella dormita e affrontare i quesiti con mente serena.

Lingue comunitarie (inglese e seconda lingua): in questa prova scritta vengono proposti 2 esercizi a scelta. Il primo esercizio è alla portata di tutti, si tratta della comprensione di un testo: viene proposto un testo in lingua e sotto vi sono le relative domande. Di solito ce ne sono 12 o 14 inerenti al testo e alcune in cui vi vengono chieste riflessioni personali. Rispondere è semplice: basta cercare la domanda nel testo e riformulare la risposta. Il secondo esercizio, invece, è un po’ più difficile trattandosi di scrivere una lettera sugli argomenti che vengono proposti: ad esempio vi potrebbero chiedere di parlare della tua famiglia o delle vostre abitudini. Avete tre ore di tempo per mettere in campo lo studio di tre anni.

Ed ecco la quarta prova, ministeriale (Invalsi, sigla che significa Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione); uguale per tutti gli studenti d'Italia, si svolge nello stesso giorno.

Due tranche di quiz a scelta multipla: italiano - breve intervallo - e matematica. Fanno media, è vero, e se non si risponde a tutti in modo corretto il 10 diventa un miraggio. Quindi meglio mettere in campo una sana dose di fatalismo: se vi siete sempre impegnati al massimo non fatevi mettere in crisi dall'eventualità di un quiz astruso a cui forse non saprebbe rispondere neanche il prof.

Infine, la prova orale: un colloquio di una ventina di minuti davanti ai vostri prof, con un presidente di commissione. Si parte da una tesina, cioè un lavoro di approfondimento che avete deciso voi, e che con un filo conduttore unisca tutte le materie. Internet, enciclopedie, e qualche fascicolo di "Conoscere insieme" e articoli del "Giornalino" vi permetteranno di fare un bel lavoro. L'importante è scegliere un tema che vi appassiona.

STUDIO E TRANQUILLITÀ

Con l'obbligo scolastico innalzato ai 16 anni, l'esame di terza media ha meno valore dal punto di vista didattico e dal punto di vista legale, tuttavia può ancora servire molto ai ragazzi per almeno tre motivi:

  1. Per la prima volta si affronta una prova "ufficiale", prova fatta di regole, di date e orari precisi, di formalità; e per un altro momento come questo si deve attendere l'esame della patente e della maturità. Si incontreranno molte altre prove nella vita, bisogna cominciare per essere pronti.
  2. Ci si misura con se stessi. Provare per una volta a domandarsi seriamente: "Quanto valgo?" "Cosa so fare?". Non è cosa da poco e i ragazzi dovrebbero essere abituati anche in altre occasioni a guardarsi allo specchio senza finzioni e trucchi.
  3. Si deve controllare la paura. Anche gli adulti più esperti hanno le gambe molli prima di una prova importante, di una prestazione decisiva. Eppure la prova va affrontata ugualmente e la paura va dominata.